I «Colloqui di Poissy» di Agostino di Bondeno e le guerre di religione del Cinquecento

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Giulia Dal Lago

Colloqui di Poissy è un romanzo avvincente dove realtà e finizione si fondono in un perfetto equilibrio. Ambientato nella Francia di Caterina de’ Medici il lettore rivive alcuni drammatici momenti della storia francese. Il paese tra intrighi di corte e i dissapori interni a metà del XVI secolo stava attraversando una delle più gravi crisi religiose dalla nascita degli stati moderni. Agostino di Bondeno, protagonista assoluto del racconto, ripercorre la storia di Francia dal luglio 1561, quando vengono convocati i Colloqui di Poissy, fino alla morte del re di Navarra, avvenuta nel novembre 1564. Sarà proprio tale complessità storica a offrirsi da sfondo ad una travolgente storia d’amore che vedrà protagonisti Agostino e la giovane Virginie. 

La narrazione risulta piacevole e fluida in grado di coinvolgere il lettore sin dalle prime battute grazie ad una narrazione condotta in prima persona dal protagonista e alle capacità descrittive dell’autore. 

Purtroppo il nome dello scrittore rimane celato da uno pseudonimo, sebbene la scelta del nome rivela un interessante lato della sua personalità, il libro infatti, edito nel 2018 dal gruppo Albatros, è firmato Agostino di Bondeno. 

Il testo è idealmente diviso in tre parti: la prima è dedicata ai colloqui che si tennero per mitigare la difficile situazione che vedeva contrapposte la fazione cattolica a quella protestante, ugonotta; la seconda fa da collante fra la prima e la terza e mette le basi per il gran finale. Con questo libro l’autore permette a chi legge di conoscere fatti e situazioni di un passato lontano che forse conosceva poco. A rendere tutto ciò reale e concreto sono i riferimenti a persone realmente esistite come il Cardinale di Lorena, il Principe di Guisa o Théodore de Beze, e il richiamo ad importanti passaggi storici come l’Editto di Gennaio, il Massacro di Wassy o le devastazioni iconoclaste. La lotta all’iconoclastia contò in Francia migliaia di vittime e centinaia di edifici ed opere d’arte furono distrutte; e se tutto questo ci era sembrato lontano e distante questo testo l’ha reso attuale. 

Colloqui di Poissy porta a rivivere le passioni amorose e cadere nel magico mondo dell’amore, ma anche a riflettere sulla realtà storica della seconda metà del Cinquecento riconoscendo in essa discrete analogia con quella contemporanea. Come gli ugonotti distrussero chiese, dipinti e sculture, in tempi recenti i talebani e l’Isis, immediatamente prima che uscisse il romanzo Colloqui di Poissy, distruddevano un patrimonio dall’inestimabile valore, lasciando sul loro cammino un ingente numero di vittime. Leggiamo il passato per comprendere e migliorare il presente. 

Il racconto impressionante di Agostino di Bondeno è ambientato in diverse città francesi proprio mentre, durante la guerra di religione del 1562, esse venivano devastate, dalla Normandia al Rodano, dalla Guascogna alla Provenza. La basilica di Notre Dame de Cléry fu demolita in ogni sua parte, oggetti e paramenti decorativi furono distrutti, così come il monumento funebre di Luigi XI e la cattedrale di Angoulême. Si direbbe appena descritta una realtà non molto diversa da quella che oggi siamo abituati a sentire e vedere. La violenza, nata dall’incontrollabile necessità di eliminare ogni segno cattolico, non risparmiò niente e nessuno, nel millecinquecento gli ugonotti dimostrarono la stessa urgenza distruttrice talebana per liberarsi di un passato considerato frutto del peccato e dei vizi.  

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